Whatsapp non ha bisogno di presentazioni, è l’app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo, consentendo non solo di scambiarsi messaggi, per di più gratis, ma anche chiamate vocali, foto, video, messaggi vocali le potenzialità comunicative di Whatsapp sono notevoli e questo, insieme alla gratuità, ha fatto la fortuna si questa applicazione.
In passato ci sono state notevoli falle dal punto di vista della Privacy che hanno indotto l’App a porre in essere un sistema di protezione delle conversazioni con un metodo cosiddetto “end to end” ovvero una comunicazione diretta e protetta tra due utenti a cui nessun altro se non gli interessati può accedere. Se la privacy e la sicurezza sono una tua priorità puoi leggere le guide di Psbprivacyesicurezza.it .
Con questo sistema certamente la sicurezza delle conversazioni si è notevolmente incrementata egli utenti possono stare molto più tranquilli ma resta ancora la possibilità che qualcuno riesca a spiarti senza che tu possa accorgertene o quasi: per renderti conto di essere spiato, infatti occorre conoscere alcune cose che gli utenti di Whatsapp normalmente ignorano. Ma perché qualcuno dovrebbe spiarti? A parte qualche amico impiccione o una ragazza gelosa e sospettosa, bisogna considerare che gli Smartphone sono spesso oggetto di interesse da parte di pirati informatici che riescono, tramite conversazioni, mail, combinazioni di tasti, a penetrare nei tuoi dati personali e carpire informazioni relative a codici di accesso alla posta elettronica o ai codici dell’Home Banking.
Questo è reso possibile grazie a sistemi informatici che si insinuano nel tuo Smartphone e forniscono informazioni ai pirati, chiamati Troyan che si installano solitamente nel tuo apparecchio tramite un semplice Link contenuto in un sms, in un messaggio di Whatsapp o di Facebook, è estremamente facile l’infezione inconsapevole.
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Cosa sono i Troyan
I Troyan, se ci pensi un attimo, vengono così chiamati in riferimento al celebre, mitico “Cavallo di Troya” che consentì ad Ulisse di penetrare all’interno della città di Troia che era inespugnabile dalle sue mura. Aprendo un messaggio, anche una richiesta di localizzazione, ci si indirizza ad un Link che installa definitivamente questo “Virus” sul tuo Smartphone. In questo modo gli Hacker riescono ad insinuarsi nel tuo apparecchio ed ottengono le informazioni che vogliono. Uno dei tanti Troyan in circolazione è mSpy ma non tutti i Troyan sono negativi: molti sono in uso anche alle forze di polizia, consentendo alle forze dell’ordine di spiare le tue attività, addirittura azionare la telecamera del tuo apparecchio senza che tu te ne accorga per coglierti in flagrante mentre compi alcuni atti.
Come capire se sei spiato?
Un primo segno è un rallentamento nella connessione in rete in quanto il tuo Smartphone deve fare un’attività doppia, la connessione voluta da te e la trasmissione di dati all’Hacker. Anche la digitazione dei tasti può produrre gli effetti con un lievissimo ritardo quasi impercettibile. La batteria dura decisamente di meno, di colpo, da un giorno all’altro nonostante la tua attività non sia cambiata. Anche nella comunicazione verbale ti puoi accorgere di piccole anomalie, come un costante eco o rumori di fondo, ronzii e quant’altro. Android è particolarmente vulnerabile: puoi avere sospetti di essere spiato se noti un aumento ingiustificato del traffico di dati rispetto al tuo normale utilizzo. Di solito i Troyan, se non trasmette all’Hacker file video foto, consuma, però, pochi KB, quindi anche questo controllo è difficile che ti possa dare indicazioni attendibili a meno che usi una app del proprio gestore telefonico ad esempio se hai attivato una delle recenti offertissime Tim, dovresti avere istallato anche la app per vedere i consumi dei GB di traffico internet.
La difesa possibile consiste nell’evitare di selezionare Link sconosciuti, la cosa migliore è cambiare periodicamente le tua password o se vuoi una soluzione più radicale, cancella totalmente la memoria e reinstalla il sistema operativo Android. Prima di quest’ultima soluzione radicale, aggiorna periodicamente il sistema operativo Android ma la prevenzione migliore resta una gestione attenta della tua navigazione.